Modulazione
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<img src="/icons/exclamation-mark_blue.svg" alt="/icons/exclamation-mark_blue.svg" width="40px" /> Processo con il quale il segnale da trasmettere (modulante) viene utilizzato per modificare nel tempo le caratteristiche di un segnale ausiliario sinusoidale (portante)
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Genera un segnale che ha un’occupazione di banda
- dell’ordine di grandezza di quella del segnale modulante
- centrata intorno alla frequenza del segnale portante
Utilizzando una portante ad alta frequenza si può quindi spostare la banda necessaria alla trasmissione delle informazioni in un intervallo più opportuno per la trasmissione stessa
Vantaggi della modulazione
- spesso per la trasmissione sono preferibili determinati intervalli di frequenza
- ad esempio la trasmissione via ponte radio (a vista) richiede un’antenna, la cui dimensione deve essere dello stesso ordine di grandezza della lunghezza d’onda
- per trasmettere i segnali radio si può sfruttare la riflessione multipla della ionosfera
- possibilità di trasmettere più comunicazioni differenti e contemporanee sullo stesso mezzo
- trasferendo le bande relative alle diverse comunicazioni in zone differenti della banda relative alle diverse comunicazioni in zone differenti della banda utile per la trasmissione (multiplexing a divisione di frequenza)
Tecniche di modulazione
Il segnale modulante viene utilizzato per modulare le caratteristiche della portante

Amplitude Shift Keying (ASK)
- partendo da un segnale numerico si può modulare in ampiezza una portante sinusoidale moltiplicando la sua ampiezza per il segnale numerico
Frequency Shift Keying (FSK)
- il segnale numerico può essere utilizzato per modulare in frequenza una portante sinusoidale, modificando la sua frequenza in funzione del segnale modulante
- cioè facendo corrispondere due frequenze ai due valori del bit
- requisito importante: continuità di fase negli istanti di transizione da una frequenza all’altra